
Pubblicato il: 2 Luglio 2025 Ultima modifica il: 16 Luglio 2025
Sei curiosa/o di scoprire come la stimolazione olfattiva possa migliorare la qualità della tua voce? L’olfatto, spesso sottovalutato nel lavoro vocale, è invece un potente alleato per attivare il sistema nervoso e influenzare positivamente la respirazione, la concentrazione e l’emissione vocale. Ti spiego come integrare consapevolmente l’olfatto nella pratica vocale, quali benefici puoi aspettarti (almeno alcuni) e ti propongo un esercizio semplice per sperimentare subito i suoi effetti sul canto. Scopri come il profumo giusto può aiutarti a trovare una voce più libera, rilassata e presente.
Come utilizzare l’olfatto per potenziare i risultati nel lavoro vocale
L’olfatto, anche se spesso viene messo da parte quando si valutano o si lavorano sulla voce, in realtà è uno degli strumenti più forti per stimolare il sistema nervoso e migliorare come suona la voce.
Olfatto e la voce: un legame sorprendente nel cervello
Il sistema olfattivo, responsabile della percezione degli odori, è strettamente connesso al sistema limbico, la parte del cervello che regola emozioni, memoria e funzioni autonome come il respiro e la frequenza cardiaca. Questa connessione rende l’olfatto un canale privilegiato per modulare gli stati neurologici che influenzano la voce, ad esempio aiutando a calmare un sistema nervoso sovraeccitato o a migliorare la concentrazione e la presenza scenica.
Il nervo olfattivo (nervo cranico I) è l’unico nervo che manda le informazioni direttamente al cervello, senza passare dal tronco encefalico. Questo permette risposte veloci e precise. Questa peculiarità rende lo stimolo olfattivo uno strumento efficace sia per la valutazione vocale sia per il sostegno diretto al sistema nervoso durante il canto.
In poche parole, olfatto e voce sono due sensi diversi, ma sono collegati nel cervello e possono influenzarsi a vicenda. Gli studi hanno scoperto che perdere l’udito può influenzare anche come percepiamo gli odori, e che gli odori stessi possono farci ricordare emozioni e ricordi che, a loro volta, possono cambiare il modo in cui usiamo la voce. Detto questo, i dettagli precisi di queste connessioni sono ancora un campo aperto e ci sono tante cose da scoprire.
Olfatto e risonanza: perché il naso è fondamentale per la voce
Un altro aspetto interessante è che l’organo dell’olfatto – cioè il naso – ha un ruolo fondamentale anche nella risonanza del suono. Quello che comunemente viene chiamato “suono nasale” è in realtà un suono privato delle risonanze nasali, e quindi meno ricco e libero. Le cavità nasali, se lasciate libere, contribuiscono invece a dare brillantezza, apertura e pienezza al suono. Per questo motivo, il naso è coinvolto nella voce molto più di quanto pensiamo: non solo come canale olfattivo, ma anche come spazio acustico.
Come integrare olfatto e voce nella pratica vocale
L’olfatto può essere usato sia come strumento diagnostico che come mezzo per sostenere il sistema nervoso vocale:
- Stimolazione attivante: Profumi freschi e vivaci come menta piperita o agrumi possono attivare il nervo olfattivo, facilitando l’attivazione neuromotoria e migliorando la prontezza vocale. Se il movimento respiratorio o la qualità della voce migliorano con questi stimoli, significa che il sistema nervoso risponde bene agli input sensoriali e può beneficiare di stimolazioni mirate.
- Stimolazione calmante: Profumi rilassanti come lavanda o camomilla possono aiutare a regolare un sistema nervoso iperattivo, favorendo un rilassamento profondo necessario per un’emissione vocale libera e naturale. La riduzione di tensioni e stress tramite l’olfatto contribuisce a migliorare il controllo del respiro e la morbidezza del suono.
Attraverso questa stimolazione, è possibile anche individuare eventuali disfunzioni nervose che possono manifestarsi con alterazioni nella percezione olfattiva e influenzare indirettamente la postura, il controllo respiratorio e l’emissione vocale.
Olfatto e voce: l’effetto a cascata sui nervi cranici
L’olfatto può modulare non solo il nervo olfattivo ma anche altri nervi cranici coinvolti nel canto, come il nervo vago (nervo cranico X), che regola il sistema parasimpatico responsabile di respirazione, frequenza cardiaca e rilassamento muscolare. Attraverso profumi mirati, è possibile favorire un senso di sicurezza e calma, riducendo la tensione e migliorando la percezione corporea e vocale.
Benefici concreti nell’uso olfattivo per il canto
- Riduzione del dolore e della tensione: Stimolare l’olfatto dal lato della lesione o della tensione può aiutare a modulare il dolore e migliorare il comfort durante il canto o la pratica vocale.
- Miglioramento della concentrazione: Il cervello ama la novità e la stimolazione olfattiva può aumentare la vigilanza e ridurre l’ansia da prestazione.
- Supporto emotivo e neurologico: Favorisce uno stato di calma o attivazione utile per esprimere meglio la voce in ogni situazione.
Stimolare l’olfatto per migliorare la voce
- Tappa una narice e avvicina una boccetta di olio essenziale (ad esempio menta o lavanda) alla narice libera. Attenzione ogni olio essenziale ha un effetto diverso, perciò permettiti di sperimentare un po’.
- Inspira profondamente, annusando l’olio essenziale.
- Espira emettendo un suono vocale (consigliata la vocale “u”).
- Ripeti più volte alternando suoni e respirazioni.
- Fai una pausa di riposo.
- Ripeti lo stesso procedimento con l’altra narice tappata.
- Se una narice risulta meno ricettiva, non tappare nessuna narice e sposta la boccetta lentamente dalla più sensibile verso quella meno sensibile, continuando a inspirare e poi a cantare durante l’espirazione.
- Termina emettendo suoni senza stimolazione olfattiva e nota eventuali differenze nella qualità vocale o nella sensazione corporea.
Applicazione dell’olfatto con un brano musicale
- Scegli alcune battute del brano su cui stai lavorando.
- Per ogni nota, inspira annusando l’olio essenziale, quindi espira cantando la nota.
- Ripeti cantando frasi più lunghe o tutta la battuta durante l’espirazione, sempre con stimolazione olfattiva.
- Infine, canta le stesse battute senza olfatto e osserva eventuali differenze in controllo, rilassamento e qualità vocale.
Integrando consapevolmente l’olfatto nel lavoro vocale, si può accedere in modo più diretto e profondo al sistema nervoso, sostenendo l’espressione vocale e migliorando il benessere globale di chi canta.
Ti piacerebbe conoscere altre stimolazione neurologiche che possano migliorare il tuo canto? Scrivimi così da proporti ciò di cui necessiti.

Sono Monica Kircheis, flautista, cantante, insegnante di vocalità esperta in fisiologia e neurologia applicata.
Desidero che i musicisti possano sempre più sentirsi liberi di essere sé stessi. Per rendere ciò possibile affronto nella mia didattica vari temi dei quali potrai leggere qui nel blog. Che possano essere d’ispirazione!
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