L’occhio e la voce
dal ciclo di conferenze “Frammenti d’Arte” 2023-24
Pubblicato il: 10 Febbraio 2024 Ultima modifica il: 26 Luglio 2025
Una serata di chiacchiere e riflessioni sulla vista:
La vista coinvolge più di 30 aree diverse del cervello.
Gli occhi hanno una conversazione continua con
🎻 l’orecchio interno
🎻 il cervelletto
🎻 i muscoli dorsali
🎻 il centro limbico (emozionale)
🎻 …
Si parla sempre di relazione fra noi e parto del corpo o sistemi del nostro corpo, come anche relazioni fra loro. Così anche gli occhi interagiscono con la voce.

Può sembrare azzardato collegare occhio e voce, eppure le neuroscienze ci mostrano che vista e suono sono profondamente connessi. In questa conferenza ho voluto esplorare come i nostri sensi non agiscano isolatamente, ma cooperino attraverso una rete sensoriale integrata che coinvolge anche il canto.
Occhio e cultura: simbolo e comunicazione
L’occhio è da sempre carico di significati simbolici: provvidenza, chiarezza, conoscenza. Oggi, con la centralità della comunicazione visiva (grafica, schermi, immagini), ci accorgiamo quanto la vista sia cruciale. Gli occhi sono una finestra sull’anima, capaci di trasmettere emozioni senza parole — esattamente come la voce, che comunica ben oltre il significato letterale.
Neuroscienze e percezione multisensoriale
Ho preso spunto da tre figure fondamentali per parlare di percezione e voce:
- Jacques Lusseyran, scrittore cieco fin dall’infanzia, racconta nella sua autobiografia come la cecità abbia amplificato la sua percezione interna del mondo, rendendolo un resistente attivo durante la guerra.
- Daniel Stern, psichiatra e studioso dello sviluppo infantile, dimostrò come il sistema nervoso si sviluppi attraverso l’integrazione di tutti i canali percettivi. L’auto-osservazione neutra migliora la qualità delle connessioni tra sensi.
- Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, ha rivelato come il nostro corpo risuoni con ciò che vede e ascolta. I neuroni specchio audiovisivi spiegano come apprendere e comunicare attraverso più sensi contemporaneamente.
Una rete sensoriale interconnessa
Vista, udito, tatto: ogni senso può supportare l’altro. La sinestesia – il fenomeno per cui immagini possono evocare suoni e viceversa – è una chiave per comprendere l’apprendimento sensoriale. Il tatto è fondamentale nei bambini, ma anche negli adulti può compensare carenze visive o uditive.
Alcune domande che ci guidano:
- Possono gli occhi imparare a vedere attraverso il tatto?
- Possono le orecchie ascoltare tramite il corpo?
Gli organi sensoriali non lavorano da soli, ma si scambiano informazioni, creando sinergie sorprendenti tra immagine, suono e movimento.
Vista e voce in pratica
Durante la conferenza abbiamo sperimentato come l’orientamento visivo possa influenzare il suono. Attraverso esercizi guidati, abbiamo stimolato la relazione tra vista, respiro, ritmo, coordinazione e voce. In particolare:
- Lavoro sulla vergence (convergenza e divergenza oculare)
- Coordinamento tra vista, mani, suono e respiro
- Stimolazioni visive per favorire la risonanza corporea e la produzione vocale
Terminare ogni esercizio in silenzio e con occhi chiusi aiuta il corpo a integrare l’esperienza, grazie alla propriocezione.
Il corso che nasce da questa conferenza
Per chi vuole approfondire, nasce da qui un percorso individuale – “Sguardi Sonori” -in cui sperimenteremo concretamente la connessione tra vista e voce, per migliorare entrambi gli ambiti.
Temi trattati:
- Fissare e seguire con lo sguardo
- Movimenti oculari rapidi (saccadi)
- Colori complementari e immagini come stimoli vocali
- Riflesso vestibolo-oculare e motricità associata al suono
Conclusione
La connessione tra vista e voce apre nuove possibilità espressive, percettive e didattiche. Ci ricorda che per apprendere davvero, è utile coinvolgere tutti i sensi.
