
Pubblicato il: 24 Luglio 2025 Ultima modifica il: 9 Settembre 2025
📣PAROLA DEL GIORNO 📣
Motivazione:
Senza carburante non parti, senza bussola ti perdi. La motivazione è ciò che ti fa iniziare… e ti tiene sulla strada giusta.
Cos’è la motivazione nel canto
La motivazione vocale è ciò che ci spinge a entrare in contatto con la nostra voce, a cantare, a esplorare suoni, a studiare un brano o anche solo a respirare in modo più consapevole. Spesso la immaginiamo come un sentimento passeggero, o qualcosa che dobbiamo “avere” per poter iniziare. In realtà, la motivazione è molto di più: è un’abilità neurologica, ed è quindi allenabile, nutribile e trasformabile.
Nel canto, la motivazione può nascere da una spinta esterna (un concerto, una lezione, un corso, un bisogno comunicativo) o da una spinta interna (voglio conoscermi meglio, voglio usare la mia voce senza giudizio, voglio sentirmi libera quando canto). Entrambe sono valide. Ma non basta sentirla una volta: serve continuare a coltivarla.
La motivazione è un processo neurologico
La motivazione non è solo “mentalità” o forza di volontà. È un processo che coinvolge il sistema nervoso, la percezione, l’esperienza sensoriale, il corpo. Significa che:
- Può essere allenata con la pratica
- Può essere compresa e ottimizzata
- Richiede manutenzione, come la voce
- Può essere persa, ma anche ritrovata
- Non dipende solo dall’umore, ma anche dall’ambiente, dalla relazione, dal corpo e dal contesto
Nel canto questo è particolarmente vero: una voce motivata è spesso una voce sicura, libera, disponibile al cambiamento. Allenare la motivazione, quindi, significa allenare il sistema che sostiene la nostra espressione vocale.
Come ritrovare e sostenere la motivazione vocale
Come ogni abilità, anche la motivazione nel canto può vacillare. A volte ci sentiamo lontani dalla nostra voce, o non troviamo il senso nello studio. Ecco alcune strategie per riattivare la scintilla:
1. Coltiva il tuo “perché”
Torna al tuo desiderio iniziale. Perché canti? Cosa ti ha fatto innamorare della voce? Anche solo ricordare un momento in cui ti sei sentita viva, libera o in contatto con la tua voce può rimetterti in cammino.
2. Scegli micro-azioni vocali
Inizia da qualcosa che ti prende solo 2 minuti: un respiro, un suono lungo, una sillaba cantata che ti piace. Non partire da qualcosa di impegnativo, ma da qualcosa che ti dia piacere e che possa diventare rituale. La voce si risveglia con la costanza, non con la pressione.
3. Regola il contesto
Dove canti? Quando? Con chi? L’ambiente conta moltissimo. A volte basta cambiare stanza, orario o intenzione per trasformare un’esperienza vocale da faticosa a nutriente.
4. Distingui il risultato dal rituale
Non cercare sempre la “buona prestazione”. Sposta il focus dal “devo farcela” al “mi ascolto mentre canto”. Il canto è un processo, non un esame.
5. Celebra ogni passo
Ogni volta che canti, anche solo un suono, stai allenando la tua motivazione vocale. Riconoscilo. Festeggia. La voce ama essere accolta, non giudicata.
Ascoltarsi per capire da dove ripartire
A volte, per ritrovare la motivazione nel canto, serve fermarsi e ascoltarsi davvero.
Domandarsi: Dove sono, in questo momento, nel mio rapporto con la voce? Cosa desidero? Cosa mi ostacola? Cosa mi aiuterebbe a fare un piccolo passo?
Questo tipo di riflessione non è un’analisi mentale, ma un modo per fare chiarezza e collegarsi a ciò che conta davvero. Quando riesci a nominare i tuoi desideri, le difficoltà, le sensazioni, diventa più facile riprendere il cammino, anche con dolcezza e lentezza.
Nel mio lavoro propongo spesso piccole domande guida per aiutare chi canta a ritrovare il proprio centro e definire obiettivi sensati, sentiti, sostenibili. È da lì che la motivazione nel canto può rinascere e farsi stabile.
Una strategia anti-inerzia per chi canta
I primi 3-5 minuti di qualsiasi attività vocale sono decisivi. Se restiamo troppo a lungo in silenzio, l’inerzia prende il sopravvento. Ecco una semplice strategia:
- Prepara uno spazio accogliente.
- Respira per 30 secondi.
- Fai un suono semplice che ti fa sorridere o canta un pezzo che ami e che ti viene bene
- Non pretendere nulla, sii presente.
Più il gesto è semplice, più ha forza. Non devi cominciare con un’aria di Bach o con un vocalizzo complicato. Puoi cominciare da un suono, un’emozione, un corpo che vibra.
Perché la motivazione nel canto è così importante
Nel canto, la motivazione vocale è il motore invisibile che tiene viva la relazione con la voce nel tempo. Senza motivazione, anche la tecnica migliore perde forza. Con la motivazione, anche piccoli gesti vocali diventano significativi, profondi, trasformativi.
Ecco perché è così importante:
- Sostiene la costanza: studiare la voce richiede tempo, ascolto e pazienza. La motivazione ti aiuta a rimanere in cammino, anche nei giorni più difficili.
- Protegge dalla frustrazione: quando qualcosa non funziona, la motivazione ti invita a cercare alternative, non a giudicarti.
- Amplifica l’esperienza: una voce motivata è più curiosa, ricettiva, aperta al cambiamento. E questo migliora anche la qualità del suono.
- Favorisce l’apprendimento: la motivazione attiva le reti neurali legate alla memoria, all’attenzione e alla plasticità. In pratica, ti aiuta a imparare meglio.
- Contribuisce al benessere: cantare con motivazione attiva i meccanismi del cervello legati al piacere e alla motivazione, insieme al sistema che favorisce il rilassamento e la connessione. È per questo che, quando siamo motivati, cantare ci fa stare bene anche nel corpo, ci calma, ci nutre, ci fa sentire presenti.
La motivazione serve per passare all’azione e ottenere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Ecco perché, per ogni percorso, chiedo di compilare un modulo in cui si definiscono con chiarezza gli obiettivi specifici e anche come pensiamo di sentirci o percepirci nel momento in cui li raggiungiamo. Questo passaggio aiuta il cervello a collegare l’azione futura a una sensazione desiderata, rendendo il percorso più reale e coinvolgente.
La motivazione, in altre parole, non è un lusso o un extra. È una risorsa centrale, tanto quanto il respiro o la risonanza. Senza, la voce si svuota. Con, può fiorire anche nei momenti più incerti.
Conclusione: la motivazione si allena come la voce
La motivazione nel canto non arriva dal cielo. Si crea, si coltiva, si allena. È parte integrante del tuo percorso sonoro. Ed è un’alleata che cresce con te: più la ascolti, più ti sostiene.
Non aspettare di “sentirti pronta”: inizia!
Anche oggi. Anche solo per due minuti.
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Nel mio lavoro con voce, fisiologia, percezione e ascolto, ti accompagno proprio in questo: trovare il tuo modo di cantare, la tua motivazione vera, il tuo suono autentico.
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