Monica Kircheis

Il potere del suono

dal ciclo di conferenze “Frammenti d’Arte” 2022-23

locandina “Frammenti d’Arte” 2022-23

programma “Frammenti d’Arte” 2022-23

Pubblicato il: 28 Ottobre 2022     Ultima modifica il: 26 Luglio 2025

Una serata chiacchierando sull’emissione dei suoni, il loro valore nutritivo e l’ascolto. In seguito sperimenteremo un po’ con la nostra voce.

  • Cos’è esattamente un suono?
  • Quali funzioni ha?
  • Esiste un aspetto terapeutico del suono?
  • Cos’è l’ascolto?
  • Può il suono fare da tramite per uno scambio di informazioni?
  • Una maggiore consapevolezza aumenta il nostro ascolto?
  • Come nutre il suono il nostro sistema?

Queste alcune delle domande che forse troveranno risposta.

locandina della conferenza "Il potere del suono"

locandina della conferenza “Il potere del suono”

Il suono non è solo ciò che sentiamo. È vibrazione, comunicazione, connessione. Ha il potere di riequilibrare il corpo, di emozionare l’anima e di risvegliare le potenzialità più profonde della nostra voce. Da sempre l’essere umano usa il suono per guarire, raccontare, orientarsi, sentirsi parte del mondo. In questo articolo esploriamo il potere del suono a partire dalla fisiologia, dalla percezione e dalla pratica vocale, per comprendere come può nutrirci, trasformarci e guidarci verso un ascolto più profondo di noi stessi e degli altri.

Che cos’è il suono?

Il suono è una vibrazione: un corpo in oscillazione genera un’onda che si propaga nell’aria (o in altri mezzi) e viene percepita dal nostro orecchio. Ogni suono ha una frequenza, un’intensità e un timbro – determinato dagli armonici – che ci permettono di riconoscerne la fonte. Alcune frequenze acute, dette formanti, hanno un potere particolare: rendono il suono brillante, energetico, capace di attivare profondamente corpo e mente. Sono frequenze che nutrono.

Il potere trasformativo del suono

Il suono agisce su diversi livelli:

  • Emotivo: una voce, un canto, un suono naturale possono evocare emozioni profonde e immediate.
  • Fisiologico: certe frequenze possono regolare il tono muscolare, la respirazione, la postura, la digestione e perfino il sistema immunitario.
  • Neurologico: il suono attiva il sistema nervoso, in particolare la formazione reticolare e il sistema gamma, responsabili dell’attenzione, del tono corporeo e del movimento.
  • Sensoriale: oltre che attraverso l’orecchio, percepiamo il suono anche con la pelle, che ne registra le vibrazioni in profondità.

Musica e medicina: un sapere antico

In molte culture antiche il suono era considerato una medicina. Dalla Bibbia al RigVeda, da Hildegard von Bingen a Mozart, la musica è sempre stata vista come veicolo di guarigione e armonia. Lo sciamano, medico e sacerdote, usava il suono per ristabilire equilibrio tra corpo e spirito.

Anche in natura molti suoni hanno effetti benefici: il fruscio del vento, il gorgoglio dell’acqua, il ronzio delle api, il canto dei grilli. Alcuni animali (come i gatti o le mucche) emettono vibrazioni per curare sé stessi. Persino le pitture rupestri erano collocate in grotte dove l’eco amplificava il suono di riti propiziatori legati alla caccia: il suono creava realtà.

L’ascolto consapevole: ricevere il suono

L’ascolto è un atto attivo e complesso. Ogni orecchio riceve e trasmette informazioni al cervello, che le elabora coinvolgendo emozioni, memoria e percezioni. Ma il suono non entra solo dalle orecchie: lo sentiamo sulla pelle, nei tessuti, nei muscoli. Il nostro corpo si adatta alla vibrazione ricevuta, entrando in risonanza.

Ogni suono che riceviamo, quindi, può:

  • emozionarci,
  • modificarci,
  • stimolarci.

E questo vale anche per la voce: la voce umana ha un potere unico di toccare e trasformare chi l’ascolta. Più chi parla o canta è in risonanza con sé, più potrà far risuonare profondamente anche l’altro.

La voce come nutrimento del sistema nervoso

Una voce ricca di formanti stimola il sistema nervoso in modo benefico. Ma per generare queste frequenze serve flessibilità muscolare, rilassamento delle tensioni e un uso raffinato della mucosa laringea, l’unica parte capace di vibrare ad altissima frequenza.

Questo processo crea un feedback positivo:

il suono attiva il corpo → il corpo si riequilibra → il suono diventa ancora più potente

Si sviluppa così una voce eutonica, capace di fluire senza sforzo, che libera e sostiene allo stesso tempo.

Perché non tutti hanno una voce libera?

Perché spesso abbiamo disimparato ad ascoltare il nostro corpo e la nostra voce. Abbiamo perso la capacità di lasciarci nutrire dal suono, di affidarci all’autoregolazione. Ristabilire questo rapporto richiede consapevolezza sensoriale e percettiva: non imparare a “fare” qualcosa, ma osservare come la voce reagisce, vibra, si adatta.

In questo modo il corpo diventa più reattivo, la respirazione più fluida, le tensioni si sciolgono, la voce si espande e si illumina.

Cantare per ritrovarsi

Il canto è un atto profondo di contatto con sé. Inizia con una percezione fisica, diventa via via emozionale e psicologica. È uno specchio che riflette blocchi, ma anche possibilità. La voce racconta chi siamo, anche quando non ce ne accorgiamo.

Cantare significa:

  • canalizzare l’anima attraverso la voce,
  • ascoltare il corpo e il respiro,
  • lasciarsi attraversare dal suono,
  • entrare in un processo di trasformazione personale e spirituale.

Conclusione: il potere consapevole del suono

Conoscere e ascoltare il potere del suono ci porta a vivere meglio, a essere più in sintonia con il nostro corpo, con la nostra voce, con gli altri. Il suono può curare, nutrire, risvegliare. Ma perché possa farlo davvero, è necessario diventare ricettivi e scegliere con consapevolezza cosa ascoltare e come usare la nostra voce.

Cantare, ascoltare, vibrare… è un cammino di ritorno a sé.

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