Il mondo affascinante del sistema fasciale
dal ciclo di conferenze “Frammenti d’Arte” 2023-24
Pubblicato il: 20 Settembre 2023 Ultima modifica il: 26 Luglio 2025
Una serata di chiacchiere e riflessioni sul mondo affascinante del sistema fasciale:
- Cos’è il sistema fasciale?
- Si tratta di un meccanismo o di qualcosa vivente?
- Cosa si intende per tensegrità?
- Come funziona all’interno del nostro corpo?
- Come si rispecchia nell’Arte?
Non mancherà una parte pratica legata alla voce.
La fascia è UN sistema, una maglia continua senza inizio e senza fine, che mantiene e stabilisce l’interconnessione, la comunicazione e l’interazione tra le diverse parti del corpo.
Fino a poco tempo fa non veniva considerata, anzi faceva la parte di Cenerentola. Come lei ora risplende e ha il suo momento glorioso.
Conoscerla ci aiuta non solo a conoscerci di più, ma anche a mantenerla in salute.

Hai mai pensato che il tuo corpo fosse tenuto insieme da una “muta” elastica e intelligente? Questo è il sistema fasciale, un tessuto connettivo che permea ogni angolo del nostro corpo, connettendo e sostenendo muscoli, ossa, organi e molto altro. Non è solo struttura: è vita, comunicazione e percezione.
Durante la conferenza “Il mondo affascinante del sistema fasciale” abbiamo esplorato questa rete invisibile che regola equilibrio, flessibilità, movimento e benessere.
Cos’è il sistema fasciale?
Immagina una tuta aderente continua, che avvolge tutto il corpo dalla testa ai piedi. È vischiosa, elastica, resistente e… viva. Internamente, può essere paragonata a un pompelmo sezionato: camere separate ma collegate tra loro, che permettono ai vari componenti del corpo di scivolare delicatamente uno sull’altro.
Più che un semplice contenitore, la fascia è un tessuto attivo: ha un proprio metabolismo, trasmette informazioni, percepisce stimoli e reagisce. Si tratta di un vero e proprio organo sensoriale e comunicativo.
Le principali funzioni della fascia
🌿 Percezione e senso del sé
La fascia è il nostro più grande organo sensoriale: ospita oltre 250 milioni di terminazioni nervose, molto più della pelle. È responsabile della propriocezione, della percezione del dolore, del tono e dello stato interno del corpo (interocezione).
🌿Comunicazione ultraveloce
La fascia comunica tramite impulsi meccanici, chimici, luminosi e biomagnetici. Questa rete trasporta informazioni più velocemente del sistema nervoso, facilitando l’adattamento immediato del corpo a stimoli interni ed esterni.
🌿Sostegno e collegamento
Non esiste inizio né fine nella fascia: tutto è collegato. Questa continuità è fondamentale per la trasmissione del movimento, ma anche per comprendere il corpo come unità olistica, dove ogni parte influenza le altre.
🌿Equilibrio e propriocezione
Le zone fasciali più dense – come quelle intorno alle caviglie o alla colonna lombare – ospitano recettori che regolano equilibrio e postura. Sono le prime a reagire per evitarci cadute o squilibri improvvisi.
🌿Flessibilità e qualità del movimento
Una fascia ben idratata ed elastica permette ai tessuti di muoversi senza frizione, migliorando fluidità, coordinazione e libertà vocale. Se disidratata o incollata, ostacola il movimento e può provocare dolore.
🌿Difesa e sistema immunitario
Nel tessuto fasciale si muovono cellule immunitarie. Il movimento corporeo stimola la loro attività. La mancanza di movimento, al contrario, ne inibisce la funzione difensiva.
🌿Trasporto nutrizionale ed energetico
Attraverso la fascia passano nutrienti, liquidi e segnali chimici fondamentali per l’efficienza muscolare e la performance fisica.
Quando la fascia si blocca
Una fascia “incollata” è meno flessibile, trasmette peggio le informazioni, ostacola la circolazione dei fluidi e crea zone di dolore cronico, come accade nella lombalgia.
Il problema non è solo meccanico: si attivano circuiti del dolore e si altera la percezione corporea. La buona notizia è che la fascia può cambiare rapidamente, anche in pochi secondi, se stimolata nel rispetto del sistema nervoso.
Un tessuto vivo: la fascia come organismo intelligente
Ogni cellula del nostro corpo vive in un continuo flusso di acqua, energia, vibrazioni e segnali. La fascia è il mezzo attraverso cui questi flussi scorrono, si integrano e si autoregolano. È un tessuto vivente, che respira con noi, risuona con noi e si adatta al nostro ambiente, come fa il suono con lo spazio che lo ospita.
Il modello della tensegrità
La tensegrità è il principio secondo cui la struttura si mantiene tramite tensione e compressione distribuite. Il nostro corpo funziona allo stesso modo: ogni parte sostiene e si adatta alle altre.
La fascia, in questo senso, è l’elemento che coordina tensioni e compressioni in modo fluido e armonico.
Lavorare con la fascia per ascoltare sé stessi
Durante la conferenza, abbiamo sperimentato un esercizio con la pallina sotto il piede, per sentire come anche una piccola azione sulla fascia può cambiare la percezione del corpo e la risonanza della voce.
Questo lavoro può essere fatto manualmente, ma anche attraverso l’intenzione e l’ascolto profondo, come un modo per connetterci con le memorie corporee e liberare tensioni intrappolate.
Conclusione: verso una visione più globale
Il sistema fasciale ci insegna che il corpo è un tutt’uno. Non esiste un confine tra struttura, emozione e funzione.
Ogni parte influisce sull’altra e ogni gesto – anche vocale – è sostenuto da questa rete sottile e intelligente.
Scoprire la fascia significa riscoprire la saggezza del corpo vivente, che comunica, si adatta e crea armonia nel movimento e nel suono.
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Nel mio lavoro vocale integro questi principi per risvegliare la consapevolezza corporea e migliorare la qualità del suono, dell’ascolto e della presenza.
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feedback della conferenza sul sistema fasciale
Ho scoperto dell’esistenza della fascia grazie a te, Monica, e alle prime volte in cui ne parlasti durante i nostri incontri. Poi nelle tue conferenze (questa in particolare)
Da allora la fascia è diventata una sorta di “amica” interiore, una di quelle presenze che fanno parte della tua vita in silenzio ma con costanza, determinazione, gentilezza ed efficacia
Proprio come lavora la fascia: in silenzio, sempre, non molla mai, non mi molla mai e mi sostiene.
Ed è verissima questa cosa che cambia nel giro di pochi secondi: a volte ho l’impressione che basti pensarla e visualizzarla, per far sì che si rilassi e si rilasci
Interessantissimo il lavoro di stimolazione che proponi tu nei tuoi percorsi
Anche per me è stata una scoperta relativamente recente: ne conoscevo l’esistenza, ma non avevo idea della sua complessità, delle sue innumerevoli funzioni e del ruolo fondamentale che gioca in tutto il sistema corpo. È diventata un campo di studio che mi appassiona sempre di più, un viaggio continuo in cui ogni nuova stimolazione mi apre nuove comprensioni.
Mi affascina proprio questa sua presenza silenziosa ma potente, come dici tu – una sorta di “amica” interiore che accompagna ogni gesto, ogni emozione, anche quando non ce ne accorgiamo.
E trovo bello come basti portare l’attenzione su di lei, visualizzarla, per avvertire dei cambiamenti immediati. È davvero un mondo tutto da scoprire.