Pubblicato il: 18 Ottobre 2024
La voce è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per esprimerci, ma spesso trascuriamo quanto sia influenzata dal nostro stato interiore e dalle nostre abitudini. Molti pensano che migliorare la propria voce significhi solo perfezionare la tecnica o sviluppare particolari abilità vocali. Tuttavia, come vedremo in questo articolo, l’aspetto più importante è la percezione: la capacità di ascoltare ciò che accade dentro di noi e di entrare in sintonia con le nostre sensazioni fisiche ed emotive.
Attraverso l’esperienza di una mia allieva, T., esploreremo come la consapevolezza corporea possa trasformare non solo il modo in cui parliamo o cantiamo, ma anche il nostro rapporto con noi stessi e con gli altri.
L’importanza della percezione nelle lezioni individuali: un viaggio verso una voce più autentica
Le lezioni individuali offrono un’opportunità unica per esplorare e lavorare su aspetti profondi della nostra espressione, inclusa la voce. Di recente, una mia allieva, T., mi ha raccontato un’esperienza illuminante che voglio condividere, poiché credo possa essere utile a chiunque sia alla ricerca di una maggiore consapevolezza di sé.
La scoperta di un’abitudine nascosta
T. aveva ascoltato alcune sue vecchie registrazioni vocali e, nonostante avesse percepito i progressi fatti nel tempo, si era sentita demoralizzata. Si era resa conto che la sua voce risultava spesso incalzante, invadente, persino aggressiva. Quello che le pesava di più era il fatto di non dare sufficiente spazio all’interlocutore, interrompendolo, convinta di sapere già cosa stesse per dire.
Un disagio profondo
Si trattava di una scoperta dolorosa, ma allo stesso tempo rivelatrice: aveva individuato un’abitudine radicata di cui, fino a quel momento, non era del tutto consapevole. Il problema non era solo tecnico, ma profondamente legato al suo modo di interagire. Cercava di correggersi, tentando di zittirsi o di trovare stratagemmi per non intervenire, ma sentiva che queste strategie richiedevano troppa energia e non risolvevano la radice del problema.
Lavorare sulla percezione corporea
Lavorare sul disagio interiore
Durante la nostra lezione, T. mi ha chiesto di affrontare questo disagio. Invece di concentrarci solo sulla tecnica vocale, abbiamo deciso di esplorare il suo stato d’animo e le sensazioni fisiche che emergevano nei momenti di tensione. L’ho invitata a rimanere in silenzio con il disagio, chiedendole di non cercare immediatamente una spiegazione o una soluzione, ma di focalizzarsi sulla percezione del suo corpo.
L’osservazione del corpo senza giudizio
All’inizio, T. ha sentito un nodo alla gola, una sensazione di oppressione che voleva subito spiegare e analizzare. Le ho suggerito di rimanere con quella sensazione, senza manipolarla o giudicarla, osservandola per quello che era. Allo stesso tempo, percepiva una certa difficoltà nel respirare: tratteneva il respiro, come se temesse di lasciarsi andare. Le ho chiesto di non forzare alcun cambiamento, ma semplicemente di osservare cosa accadeva dentro di lei.
Il cambiamento: dalla tensione al rilassamento
Pian piano, qualcosa ha iniziato a cambiare. Il nodo in gola ha cominciato a sciogliersi, lasciando spazio a una sensazione più fluida e dinamica che si estendeva dal torace alla gola. A poco a poco, i suoi sospiri sono diventati più profondi e naturali, segno che il corpo stava finalmente iniziando a rilassarsi.
La trasformazione del disagio in benessere
La trasformazione del disagio
In pochi minuti, la tensione che inizialmente sembrava quasi opprimente si è trasformata in qualcosa di leggero, quasi impalpabile. Il disagio ha cominciato ad affievolirsi, lasciando il posto a una sensazione di piacevolezza e sollievo. Ho notato un sorriso sul volto di T., il suo viso sembrava illuminato, libero da quella pesantezza interiore.
Un nuovo equilibrio interiore
L’ho incoraggiata a rimanere in contatto con questa nuova sensazione di leggerezza e benessere, permettendole di espandersi in tutto il corpo. A quel punto, si è accorta che una tensione cronica che sentiva nella parte sinistra del collo era improvvisamente scomparsa. Era come se tutto il suo corpo avesse trovato una nuova armonia.
I risultati nella voce
Dopo questo lavoro interiore, abbiamo deciso di tornare all’aspetto vocale, e i risultati erano evidenti. La voce di T. era diventata più dolce, morbida, avvolgente, facile e libera. Senza sforzi o forzature, la sua espressività vocale si era trasformata, semplicemente perché aveva imparato a percepire e ascoltare il suo corpo in modo diverso.
La percezione: chiave per una voce autentica
L’importanza della percezione nella crescita vocale e personale
Questa esperienza ha evidenziato quanto sia fondamentale la percezione nelle lezioni di canto e nella crescita personale in generale. Non si tratta solo di migliorare la qualità del suono o di affinare la tecnica, ma di entrare in contatto con ciò che accade dentro di noi durante l’attività, sia che si tratti di canto che di momenti di silenzio. È la percezione di sé che spesso fa la differenza.
Un’esperienza trasformativa
Per T., è stata un’esperienza illuminante che ha aperto una nuova consapevolezza su come si relaziona con la sua voce e con gli altri. Per me, è stata una grande gioia vedere come il mio lavoro possa contribuire a un cambiamento così profondo nelle persone, non solo a livello tecnico, ma anche a livello emotivo e relazionale.
L’invito a riflettere su sé stessi
Se stai cercando di migliorare la tua voce, ti invito a riflettere su quanto spazio dedichi all’ascolto di te stesso. La percezione non è solo uno strumento tecnico, è la porta verso una voce più autentica e consapevole.
Vuoi lavorare assieme a me? Allora scrivimi per fissare un incontro conoscitivo:
Sono Monica Kircheis, flautista, cantante, insegnante di vocalità esperta in fisiologia e neurologia applicata.
Desidero che i musicisti possano sempre più sentirsi liberi di essere sé stessi. Per rendere ciò possibile affronto nella mia didattica vari temi dei quali potrai leggere qui nel blog. Che possano essere d’ispirazione!