Monica Kircheis

Pubblicato il: 2 Ottobre 2024     Ultima modifica il: 1 Gennaio 2025

Per un lungo periodo, ho condiviso settimanalmente con un gruppetto di amiche le mie intenzioni e, alla fine di ogni settimana, celebravo i risultati ottenuti, indipendentemente dal fatto che fossero legati o meno agli obiettivi prefissati. Questa pratica, soprattutto quando viene messa per iscritto, ha diversi benefici. Scrivere le mie intenzioni e riflettere sui risultati mi permetteva di:

• Liberare la mente dai pensieri accumulati,
• Stimolare la creatività, lasciando spazio a nuove idee,
• Aumentare la consapevolezza degli obiettivi che desideravo realmente raggiungere.

L’importanza del festeggiamento

Festeggiare i successi, anche quelli più piccoli o non direttamente legati agli obiettivi della settimana, ha un impatto positivo sull’autostima. Non solo migliora la percezione di sé, ma permette di riconoscere che, passo dopo passo, si sta percorrendo un cammino di crescita. Celebrare i progressi è un modo per prendersi del tempo e apprezzare il percorso, evitando di sentirsi costantemente sotto pressione. Ogni passo avanti è motivo di festa, anche se magari non coincide perfettamente con ciò che avevamo pianificato.

L’importanza dei resoconti mensili

Oltre ai festeggiamenti settimanali, trovo estremamente utile fare un resoconto mensile, che ha proprio il compito di rendere consapevoli di ciò che si è fatto e di poterlo celebrare a dovere. I resoconti mensili sono momenti preziosi per fermarsi e riflettere su tutto ciò che si è realizzato in un arco temporale più ampio. Quest’anno li ho lasciati un po’ correre, ma torneranno.

Mentre le revisioni settimanali aiutano a mantenere un contatto costante con i propri obiettivi a breve termine, i resoconti mensili permettono di avere una visione più completa, offrendo l’opportunità di osservare i progressi in modo più ampio e sistematico. Questo processo rende ancora più evidente il cammino intrapreso e permette di festeggiare con maggiore consapevolezza. Anche piccoli successi che, nel contesto quotidiano, potrebbero sembrare trascurabili, trovano un loro valore in questo bilancio mensile.

Pensare a lungo termine e il rischio di stress

Se lavorare con obiettivi settimanali mi sembra efficace e gratificante, pensare oltre la settimana può risultare più faticoso. Quando ci si proietta in un orizzonte temporale più lungo, come un trimestre o un anno, è facile sentire il peso di dover raggiungere traguardi più importanti. Questa pressione può generare stress, perché si tende a dare maggiore importanza agli obiettivi e a sentire una maggiore responsabilità nel realizzarli. Personalmente, questo mi può mettere un po’ sotto pressione.

Accogliere la sfida di Judith, ma a modo mio

Nonostante queste difficoltà, ho deciso di accettare la sfida proposta da Judith: mettere per iscritto i miei desideri per il prossimo trimestre. L’idea mi piace, perché mi dà l’opportunità di pianificare in modo più ampio, ma voglio anche concedermi la libertà di non realizzare tutto ciò che ho scritto. I desideri possono cambiare e le priorità trasformarsi, e trovo importante lasciare spazio a questa flessibilità. Non voglio impormi una lista rigida di obiettivi, perché credo fermamente che il percorso sia tanto importante quanto la meta.

Bilanciare disciplina e leggerezza

Fin da bambina, ero molto disciplinata, e lo studio della musica mi ha insegnato una ferrea autodisciplina. Tuttavia, con il tempo ho capito che questa rigidità poteva limitarmi. Ho dovuto imparare a lasciar andare un po’ di quel rigore per affrontare la vita con più leggerezza. Questa consapevolezza si riflette anche nel modo in cui insegno: cerco sempre di trasmettere l’importanza dell’aspetto giocoso e gioioso nell’apprendimento. Credo che lo studio e il miglioramento personale non debbano essere fonte di sacrificio costante, ma soprattutto di piacere e soddisfazione.

Provare nuove sfide con un approccio aperto

Trovo sempre utile sperimentare cose nuove, anche quando questo significa adattare un metodo al mio stile personale. Per questo motivo, seguirò volentieri le indicazioni di Judith, ma farò in modo che il processo rispetti la mia necessità di flessibilità. Questo mi consente di restare fedele a me stessa, senza sentirmi bloccata da regole troppo rigide.

La mia lista di desideri in ordine sparso

Ho deciso di stilare una lista di desideri per il prossimo trimestre (da ottobre a dicembre 2024), ma in modo non strutturato, lasciando che i miei pensieri fluiscano liberamente. Non voglio dare una forma troppo rigida alla mia lista, proprio per non vincolarmi a un percorso immutabile. Preferisco che sia un punto di partenza aperto, da rivedere e adattare lungo il cammino.

In definitiva, ciò che conta davvero per me è il percorso. Gli obiettivi servono da guida, ma è nel viaggio quotidiano che trovo la vera crescita personale. E festeggiare, che sia settimanalmente o mensilmente, è un modo per ricordare a me stessa quanto ogni passo avanti sia prezioso.

Ecco qui la mia lista da realizzare entro il 31 dicembre 2024:

  1. libero uno scaffale della libreria nello studio da vecchie scartoffie
  1. lancio due nuovi corsi individuali:
  1. vado in gita alla Sacra di San Michele con le amiche
    • rimandata in primavera
  1. curo il mio terrazzino per avere una bella vista quando guardo fuori
  1. do l’esame di certificazione di Z-Health – Essentials of Elite Performance così che possa sperimentare ancora di più la neurologia applicata
    • la prima parte dell’esame l’ho data e superata ora mi manca la seconda
    • la seconda parte l’ho data due volte perché ero passata, ma non ero soddisfatta del risultato perciò l’ho ripetuta e sono anche qui passata con il massimo dei voti 🎉
  1. pratico il digiuno di 36 ore settimanalmente
  1. sostituisco la mandolina con una nuova
  1. preparo due nuove conferenze:
  1. porto i miei lettori a commentare i miei articoli
  1. faccio il bordo ai miei asciugamani
    • li ho tagliati, messo la fettuccia e imbastito, devo solo tirare fuori la macchina da cucire…
  1. imparo e comprendo finalmente come fare l’automazione  per inserire iscritti alla mia newsletter in una nuova lista senza doverli costringere a compilare un ennesimo modulo
    • sembra finalmente tutto a posto, lo testerò con la prossima volta
  1. mi esercito almeno 5′ al giorno con la prima vista (per una media di 30′ alla settimana)
  1. preparo la Sachertorte per Lucia e chiacchieriamo amabilmente
  1. entusiasmo 200 o più persone con le mie newsletter settimanali
  1. organizzo una serata fra amiche
  1. vado ad assistere a un concerto in orario serale
  1. vendo ad almeno 4 persone il mio corso 1:1 “Risonanza Fasciale” per ispirarle a utilizzare tutto il corpo quando fanno musica
  1. mi lascio ispirare da almeno 5 mostre d’arte e sfrutto il mio abbonamento ai musei
    • Bombe, un’elefantessa a Milano presso il Museo di Storia Naturale a Milano
    • Da Renoir a Picasso, da Mirò a Fontana presso l’Orangerie della Reggia di Monza
    • Unseen – Le foto mai viste di Vivian Maier presso il Belvedere della Reggia di Monza
    • Burtynsky – Extraction / Abstraction presso il Museo del ‘900 a Venezia Mestre
    • The Rooted Nomad  – MF Husain presso i Magazzini del Sale a Venezia
  1. pulisco il mio guardaroba e regalo, vendo o elimino almeno 10 pezzi d’abbigliamento
  1. conquisto almeno 100 nuove persone con il nuovo calendario dell’avvento riguardante sempre la voce
    • sono un po’ meno ma va bene così
  1. mi lascio inebriare dalla bellezza di Venezia
Venezia by night
  1. riprendo i contatti con alcuni dei miei ex-allievi per sapere come stanno
  1. leggo un libro cartaceo ✅100pag. 200pag. 300pag
  1. faccio una bella passeggiata chiacchierando con la mia amica Carla
  1. mi regalo qualcosa a Natale
  1. vado dalla parrucchiera a tagliarmi i capelli
  1. studio l’oratorio di Natale di Bach
  1. creo un nuovo freebie da abbinare all’iscrizione alla mia newsletter
  1. telefono almeno una volta alla settimana mia sorella che abita lontano (perciò 12 volte da qui al 31.dicembre)
  1. ballo sotto la pioggia e al ritorno mi godo un bagno caldo
    • è stata una goduria, mi sono sentita come una bimba di 5 anni. Mi sa che lo rifarò!
  1. preparo i Æbleskiver con la cannella

Ogni volta che un desiderio si concretizzerà metterò accanto la spunta ✅. Mi prendo anche la libertà di aggiungerne o toglierne se noto che sia il caso (indipendentemente dal fatto se riesco o meno a realizzarli), del resto è la mia lista 😘.

Per ogni singolo desiderio ne conosco il motivo e so come il suo raggiungimento mi fa sentire = 🎉 e 💃🏻. Sarà la volta buona?

🌹Hai anche tu una lista dei desideri, una lista delle intenzioni?

🌹Ti ritrovi in uno o più desideri? 

🌹Vuoi supportarmi o essere supportata/o in uno o più punti?

Scrivi pure nei commenti, io ti leggo volentieri.

E… se ti interessa uno dei miei futuri corsi scrivimi a info@monicakircheis.com

primo piano di Monica Kircheis

Sono Monica Kircheis, flautista, cantante, insegnante di vocalità esperta in fisiologia e neurologia applicata.

Desidero che i musicisti possano sempre più sentirsi liberi di essere sé stessi. Per rendere ciò possibile affronto nella mia didattica  vari temi dei quali potrai leggere qui nel blog. Che possano essere d’ispirazione!

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Silke Hartmann
Silke Hartmann
6 mesi fa

Moin Monica, ich liebe dein Logo! Und ich bin überrascht, dass ich bei vielen deiner Punkte ungefähr verstanden habe, was du vorhast 🙂 Ich wünsche dir sehr viel Spaß dabei!
Viele Grüße von der Nordseeküste
Silke

Laura
Laura
6 mesi fa

Mi piace molto l’idea di una lista di desideri trimestrale, penso che la farò anche io e ti citerò nel vocale della mia lista broadcast domani. Abbiamo perso la capacità di desiderare, abbiamo paura anche dei grandi desideri, dei grandi sogni; questa lista può essere per molte di noi, il ritorno a darsi il permesso di desiderare e sognare. Grazie, sei sempre di ispirazione
E se poi vuoi condividere con me la ricetta di quei cosi alla cannella, io ne sarei felice <3
Laura